La Francia al voto, domenica il primo turno delle Presidenziali 2022
Per l’Eliseo si sfidano 12 candidati, e i sondaggi, molto incerti, danno in testa il Presidente uscente Emmanuel Macron: che però deve guardarsi soprattutto da Marine Le Pen
È tutto pronto in Francia per il primo turno delle Presidenziali 2022. Domani, domenica 10 aprile, gli elettori d’Oltralpe saranno chiamati a designare il successore del Presidente della Repubblica uscente Emmanuel Macron. Che però, stando ai sondaggi, è in pole position per la riconferma all’Eliseo.
I candidati alle Presidenziali del 2022 in Francia
La Francia al voto
Alla vigilia della Présidentielle 2022, le rilevazioni statistiche continuano a fotografare una situazione di grande incertezza e grande frammentazione dell’elettorato. Il che non è esattamente una novità, considerando che nel 2017, alla tornata iniziale, Emmanuel Macron era stato votato appena dal 24,01% degli aventi diritto. Cinque anni dopo, con una campagna elettorale largamente (e inevitabilmente) condizionata dalla guerra in Ucraina, la Storia potrebbe vichianamente ripetersi.
Monsieur le Présidentè infatti in testa a tutte le intenzioni di voto, anche se stavolta è tallonato da Marine Le Pen. Come infatti spiegaLa Repubblica, il leader de La République En Marche è accreditato di una forbice compresa tra il 25 e il 30%. L’omologa del Rassemblement National, però, dopo una grande rimonta è indietro solo di un paio di punti.
Appaiono invece più staccati gli altri candidati – 12 in tutto, come ricordaFrance24. Solamente Jean-Luc Mélenchon, fondatore del partito della sinistra radicale La France Insoumise, dovrebbe superare il 10% (attualmente è dato poco sopra il 15%).
L’incertezza sulle Presidenziali 2022
Quest’aleatorietà, poi, si riflette anche sulle previsioni riguardanti l’eventuale ballottaggio del 24 aprile, che l’ex Ministro dell’Economia dovrebbe vincere di strettissima misura. Tuttavia, come riferisce l’Huffington Post, c’è anche chi, come l’istituto di analisi Atlas Politico, registra il clamoroso sorpasso della rivale di estrema destra.
Sulle preferenze per l’attuale Capo dello Stato gravano poi altri imprevisti, in primis il reale peso elettorale del movimento dei gilet gialli. E non potrà essere sottovalutato neppure il fatto che, come riportaIl Tempo, solo il 62% degli iscritti alle liste elettorali è certo di recarsi alle urne.
Infine, ci sono dei nodi atavici che stanno venendo al pettine. Dall’altissima tensione in Corsica dopo l’assassinio del leader indipendentista Yvan Colonna, aggredito in carcere a inizio marzo. Al ritiro delle truppe transalpine dal Mali, retto da un anno da una giunta militare che considera la Francia alla stregua di un Paese occupante.
È un grande “fattore X”, nel senso dell’incognita. O, visto il periodo, la variante O-Macron. Se non tra un paio di giorni, tra un paio di settimane sapremo.
Mirko Ciminiello è nato a Rimini nel 1985 e vive a Roma, dove si è laureato in Chimica (triennale) e Chimica Organica e Biomolecolare (specialistica) alla Sapienza, in Scienze della Comunicazione (triennale) e Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione (magistrale) a Roma Tre.
Giornalista, attore per hobby, collabora con l'associazione Pro Vita e Famiglia ed è autore di 9 libri, di cui due in inglese.
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