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Salvini annuncia la chiusura del Cara di Mineo, sono contro le organizzazioni umanitarie

Raggiungo ormai quota 1151 le persone morte in mare in un anno. A rendere noto il fattore proprio Medici senza Frontiere e SoS Mediterranee. E’ passato un anno dall’annuncio da parte del governo italiano di chiudere i porti alle navi umanitarie; occorre garantire un sistema di soccorso adeguato in mare e coordinarsi in modo migliore per evitare sofferenze e morte dei migranti, con queste parole le organizzazioni umanitarie non si arrendono, cercando di aiutare i migranti vittime degli estenuanti viaggi.

Il Ministro Salvini stamattina ha dichiarato che entro la metà di Luglio chiuderà anche il Cara di Mineo. Sono ormai 152 le persone richiedenti asilo in provincia di Catania.

“L’assenza di navi umanitarie nel Mediterraneo centrale in questo periodo mostra l’infondatezza dell’esistenza di un fattore di attrazione, la realtà è che anche con un numero sempre minore di navi umanitarie in mare, le persone con poche alternative continueranno a provare questa attraversata mortale a prescindere dai rischi. L’unica differenza, ora, è che queste persone corrono un rischio quattro volte maggiore di morire rispetto all’anno scorso, secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni” , a dichiararlo è stato Frédéric Penard, direttore delle operazioni di Sos Mediterranee.

“La risposta dei governi europei alla crisi umanitaria nel Mar Mediterraneo e in Libia è stata una corsa al ribasso” ha affermato Annemarie Loof, responsabile per le operazioni di Msf.

Le navi commerciali e militari sono sempre più restie a soccorrere le persone che corrono questi pericoli derivanti dai lunghi viaggi, perchè temono di essere bloccate e vedere negato loro lo sbarco in porti sicuri, continuano a dichiarare le organizzazioni umanitarie, non potrebbero effettuare salvataggi, potrebbero rimanere bloccati ,o nel riportare i migranti in Libia verrebbero bloccati, perché ciò va contro il diritto internazionale.