L’Associazione Italia Nostra oggi da Roma ha chiesto all’Unesco di inserire Venezia e la sua laguna nella lista dei siti a rischio. È questo un gesto simbolico per far sì che la situazione critica in cui vive la città veneta non venga più ignorata. Il sito è infatti riconosciuto dall’Unesco come patrimonio universale, ma incidenti come quello del 2 giugno scorso nel Canale della Giudecca evidenziano come Venezia non ha la certezza di essere tramandata alle generazioni future, perché in costante pericolo (la nave da crociera Opera si era infatti schiantata contro un battello turistico e il molo, sfiorando la strage).
In passato nel 2011 e nel 2012 Italia Nostra, una delle più antiche associazioni ambientaliste italiane, aveva già inviato tre lettere per segnalare all’Unesco che Venezia e la Laguna non avevano più le carte in regola per far parte della World Heritage List, perché assente la tutela da parte dello Stato Italiano e delle Amministrazioni locali. Italia Nostra si è mossa in questa direzione in vista del World Heritage Committee che si svolgerà tra pochi giorni a Baku in Azerbaijan, in cui si delibererà anche su Venezia.
Il problema però non riguarda solamente le grandi navi, ma la gestione di Venezia in se: “Erosione della Laguna, crescente pressione turistica, progetti di sviluppo di grande impatto, restauri e interventi di archistar del momento sul patrimonio monumentale: sembra una congiura cui Venezia rischia di soccombere” afferma l’associazione dal proprio sito web.