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David Sassoli nuovo presidente Parlamento Ue

Sassoli, unico italiano candidato per ricoprire un ruolo chiave nell’unione europea, è stato presentato dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici.

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David Sassoli è il nuovo presidente del Parlamento Europeo. L’eurodeputato del Partito Democratico è stato eletto alla seconda votazione con 345 voti, superando la maggioranza necessaria prevista di 334 voti. 

Sassoli, unico italiano candidato per ricoprire un ruolo chiave nell’unione europea, è stato presentato dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Mentre Forza Italia si è astenuta, Fratelli d’Italia e Lega hanno votato contro. Il Movimento 5 Stelle invece ha lasciato libertà di coscienza.

Sassoli, fiorentino di 63 anni, inizia la sua carriera giornalistica collaborando con giornali locali. È stato vicedirettore del Tg1 dal 2006 al 2009. Eletto parlamentare europeo per il Partito democratico nella legislatura 2009-2014, è stato poi riconfermato alle europee del 2014 e del 2019. Ha ricoperto la carica di vicepresidente del Parlamento europeo dal 18 gennaio 2014 fino a oggi.

Prima della votazione per eleggere il successore di un altro italiano, Antonio Tajani, Sassoli si era rivolto all’aula di Strasburgo: “Niente è possibile senza gli uomini, niente dura senza le istituzioni. Credo che il richiamo di Jean Monnet sia ancora oggi molto attuale”. Dopo l’annuncio della sua elezione Sassoli ha ringraziato il presidente uscente Tajani per il lavoro svolto durante la sua carica. 

“Non siamo un incidente della Storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia.” ha aggiunto poi Sassoli. “Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi”. 

Tra le priorità di Sassoli il rispetto dell’ambiente, la crescita e la protezione sociale e investimenti sostenibili. Ha poi anche espresso la volontà di incrementare la parità di genere e favorire “un maggior ruolo delle donne nei vertici dell’economia, della politica e della società”.