Ha preso ufficialmente il via la diciannovesima legislatura della Repubblica italiana, che dovrebbe portare al varo del Governo Meloni. Il primo atto, come da copione, è stata l’elezione dei nuovi Presidenti dei due rami del Parlamento. Rispetto alla quale – e questo era decisamente meno scontato – non sono mancate delle sorprese piuttosto clamorose.
Al via la XIX legislatura
Entra dunque nel vivo la XIX legislatura, con le nomine della seconda e della terza carica dello Stato, che hanno avuto dinamiche abbastanza paradossali. Una, infatti, è stata più veloce ma al contempo assai laboriosa, l’altra un po’ meno tempestiva ma anche molto meno tempestosa.
Il nuovo Presidente del Senato, come riporta l’ANSA, è Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d’Italia. Già Ministro della Difesa, è stato designato con 116 voti al primo scrutinio, che a Palazzo Madama richiede subito la maggioranza assoluta dei componenti dell’emiciclo.
Tuttavia, come sottolinea TGCom24, al 75enne avvocato siciliano è mancato l’apporto di Forza Italia, che nelle parole di Silvio Berlusconi voleva «dare un segnale». Missione completamente fallita, visto che i senatori azzurri sono stati più che sostituiti da colleghi dell’opposizione rimasti naturalmente ignoti. Anche se sulla bocca di tutti c’era solo un nome – quello del leader italovivo Matteo Renzi.
Alla Camera, invece, come riferisce il Corsera, la scelta è ricaduta sul leghista Lorenzo Fontana, 42enne veneto, ed è stata sicuramente meno sofferta. A Montecitorio, nelle prime tre votazioni occorrono i due terzi dei componenti o dei votanti, e solo dalla quarta basta la maggioranza assoluta. E proprio nel quarto scrutinio l’ex Ministro della Famiglia ed eurodeputato ha ricevuto 222 preferenze, comprensive in questo caso di quelle di FI.
Le prossime tappe verso il Governo Meloni
La nuova legislatura proseguirà, come spiega La Repubblica, con alcuni passaggi più tecnici. Dall’iscrizione degli onorevoli nei rispettivi gruppi parlamentari alla scelta dei capigruppo, fino all’istituzione degli Uffici di Presidenza delle due Camere.
Si dovrebbe così arrivare al 19 ottobre, quando Sergio Mattarella potrebbe avviare le consultazioni, che saranno aperte proprio dai due neo-Presidenti e si annunciano molto rapide. Anche nell’ipotesi che slittino di 24 ore, dal 21 ottobre ogni momento sarà buono per il conferimento dell’incarico – a Giorgia Meloni, ça va sans dire.
La strada ormai è tracciata. Nell’attesa, facciamo al Presidente La Russa e al Presidente Fontana i nostri migliori auguri di buon lavoro!
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