Francia, ancora fiamme in una chiesa: devastata la Cattedrale di Nantes
Oltre un anno dopo la distruzione di Notre-Dame de Paris, un rogo distrugge il grande organo della chiesa gotica di Saint-Pierre-et-Saint-Paul. Rinvenuti tre inneschi, la Procura ha aperto un’inchiesta per incendio doloso
Un nuovo drammatico incendio ha scosso la Francia oltre un anno dopo quello che distrusse Notre-Dame de Paris il 15 aprile 2019. Questa mattina, 18 luglio, il fuoco è divampato nella cattedrale di Nantes, dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Una chiesa gotica la cui prima pietra venne posata nel 1434, ma che venne completata solo dopo 457 anni di lavori. Ci sono volute due ore per circoscrivere il rogo, oltre a uno spiegamento di 104 uomini e 45 mezzi.
«Le fiamme sono partite dall’organo posto dietro al rosone»
ha
spiegato il generale Laurent Ferlay, direttore dipartimentale del
servizio antincendio per la Loira Atlantica. E proprio il grande organo,
sopravvissuto
alla Rivoluzione Francese, ha riportato i danni peggiori. È «completamente
distrutto», ha
dichiarato il capo dei pompieri, e la piattaforma su cui poggiava è «instabile».
La Procura di Nantes ha aperto un’inchiesta per incendio doloso.
Lo ha
comunicato il Procuratore Pierre Sennes, annunciando il ritrovamento di
tre inneschi, uno accanto al grande organo e gli altri ai lati della
navata.
?ALERTE INFO – #Nantes : La cathédrale de #Nantes était en proie à un incendie "important" ce samedi matin. Le feu a été circonscrit vers 10h. La piste criminelle est pour le moment privilégiée, il y aurait eu en effet trois départs de feu. #incendie#cathedrale#cathédralepic.twitter.com/o3c4xS3luH
«Che tristezza vedere la storia che si ripete», ha
twittato il deputato ed ex Ministro François de Rugy.
En 1972, la Cathédrale de #Nantes avait été victime d’un grave incendie qui l’avait en partie ravagée. Quelle tristesse de voir l’histoire se répéter aujourd’hui ! Tout mon soutien au @Diocese44 et aux pompiers @SDIS44 qui luttent contre le feu pour limiter les dégâts. https://t.co/U11eFYiKtn
Molti in Francia, in effetti, hanno
parlato di un senso di déjà-vu – e non solo in riferimento a Notre-Dame.
La stessa Cathédrale Saint-Pierre-et-Saint-Paul
de Nantes, infatti, era
già stata danneggiata da un rogo provocato accidentalmente nel 1972 dalla
distrazione di un operaio. In quel caso, ci
erano voluti 13 anni per riaprire l’edificio al culto.
Immediato è giunto il cordoglio delle principali
cariche dello Stato. Da Bruxelles, dov’è impegnato nel Consiglio
Europeo straordinario, è arrivato il messaggio del Presidente Emmanuel
Macron. Che ha invitato a sostenere i «vigili del fuoco che si
assumono ogni rischio per salvare questo gioiello gotico della città dei
Duchi».
Après Notre-Dame, la cathédrale Saint-Pierre-et-Saint-Paul, au cœur de Nantes, est en flammes. Soutien à nos sapeurs-pompiers qui prennent tous les risques pour sauver ce joyau gothique de la cité des Ducs.
Ha invece anticipato l’intenzione di recarsi sul luogo della
tragedia Jean Castex, Primo Ministro transalpino. «Voglio sapere cosa
è successo, mostrerò prima la mia solidarietà ai cittadini di Nantes»,
le
parole del Capo del Governo della Francia.
Mirko Ciminiello è nato a Rimini nel 1985 e vive a Roma, dove si è laureato in Chimica (triennale) e Chimica Organica e Biomolecolare (specialistica) alla Sapienza, in Scienze della Comunicazione (triennale) e Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione (magistrale) a Roma Tre.
Giornalista, attore per hobby, collabora con l'associazione Pro Vita e Famiglia ed è autore di 9 libri, di cui due in inglese.
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