Il denaro sarebbe dovuto arrivare dalla vendita di un carico di petrolio all’ENI da parte della Russia per un prezzo falsato, la cui differenza pari a 65 milioni di dollari sarebbe finita nelle tasche della Lega, soprattutto per finanziare le imminenti elezioni europee.
Questo è ciò che emerge dalle registrazioni pubblicate da BuzzFeed, nelle quali viene riportato un incontro tra gli uomini del Cremlino e alcuni esponenti del partito di Matteo Salvini.
Lo scorso 18 ottobre infatti, presso l’Hotel Metropole di Mosca sarebbe avvenuto questo incontro, con il preciso scopo di trovare un modo per far arrivare alla Lega decine di milioni di dollari.
Il fatto era già stato riportato dall’Espresso, in un’inchiesta pubblicata lo scorso febbraio e che portava la firma di Giovanni Tizian e Stefano Vergine. Ora le intercettazioni riportate sembrano avvalorare ciò che era stato precedentemente divulgato.
La Lega ha ovviamente negato di aver mai ricevuto fondi dall’estero, ma questi audio sembrano lasciare poco spazio all’interpretazione.
All’interno si può distinguere la voce di Gianluca Savoini, ex portavoce di Salvini ed emissario verso Putin, ripetere “Vogliamo cambiare l’Europa. La nuova Europa deve essere molto più vicina alla Russia”.
Nella riunione in questione Matteo Salvini non era presente, ma viene spesso definito dai presenti il “Trump italiano”, e si può ascoltare gli emissari russi impazienti di avere il via libera da Vladimir Pligin, membro di spicco del partito di Putin.
L’affare in questione, in cui un gigante dell’energia avrebbe venduto 3 milioni di tonnellate di petrolio all’ENI per 1,5 miliardi di dollari, avrebbe portato il denaro in eccesso dalla vendita (65 milioni di dollari) direttamente nelle tasche della Lega.
E’ arrivata infine la replica di Salvini, che risponde: “Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani: mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia”.
L’Eni invece si dichiara estranea ai fatti, e conferma che la vendita alla fine non è avvenuta.
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