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Cronaca

Violenze sessuali sulle 3 nipotine: arrestato il nonno

Un uomo di 71 anni è stato arrestato per violenze sessuali nei confronti delle sue tre nipotine minorenni. Gli episodi si sono ripetuti per anni.

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Le violenze sessuali da parte di un 71 enne nei confronti delle 3 nipotine, una di 14 anni e le altre non ancora di 10, sono avvenute a Fasano, in provincia di Brindisi.

Abusi ripetuti, che le indagini hanno appurato essere iniziati già dal 2009 nei confronti nella bambina più grande.

A far nascere il sospetto sono state le confidenze che le tre bambine hanno fatto al personale docente della scuola che frequentano.

Inizialmente nate come timide confessioni, poi con l’aiuto e il supporto di psicologi specializzati, attraverso i racconti delle bambine si è riusciti finalmente a ricostruire gli orrori ai quali erano state sottoposte.

Le violenze sono iniziate nel 2009, verso la maggiore delle tre, e poi si sono reiterate, coinvolgendo in seguito anche le più piccole, fino all’aprile del 2019.

Gli episodi avvenivano quando le tre nipotine venivano affidate alle cure dei nonni, temporaneamente o anche per passare la notte da loro.

In questi casi specifici, le bambine avevano preso l’abitudine di chiudere la propria camera a chiave, nel disperato tentativo di sfuggire alle attenzioni del nonno.

E’ emerso infine che le violenze erano fatte di episodi repentini ed improvvisi, compiuti in modo da cogliere di sorpresa le vittime, che hanno poi descritto gli episodi con agghiacciante lucidità.

Hanno poi confermato che avvenivano sempre quando non erano presenti altre persone.

Ascoltando le testimonianze delle minori, è stato appurato che gli abusi si sono ripetuti nel tempo, ed è stato escluso che i comportamenti potessero essere assimilati a normali manifestazioni d’affetto da parte di un nonno nei confronti delle nipoti.

Dai racconti è risultato evidente che il 71enne sia incapace di contenere i propri istinti sessuali e che quindi su di lui grava un evidente pericolo di recidività.

L’uomo è ora agli arresti domiciliari ed ha il divieto categorico di comunicare, anche solo per telefono, con chiunque non conviva con lui o sia incaricato della sua assistenza.