Qui Italia

Il meglio del made in Italy

Sconfitte brucianti e caos negli spogliatoi

Bottino di 1 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitte

Per le italiane il bottino finora peggiore: 1 vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte. Juventus qualificata agli ottavi, Napoli, quasi, Roma e Inter ancora in corsa, Lazio e Atalanta appese ad un filo. Ma oltre ai risultati ci sono dei periodi di alcune squadre che fanno discutere.

Juventus ancora in extremis, ma ancora vincente: è già agli ottavi

Il massimo risultato con il minimo sforzo, così si può riassumere la prestazione della Juventus a Mosca, nel risultato e nella prestazione. Sonnecchiando fino agli ultimi minuti, quando una vera e propria magia di Douglas Costa ha deciso la sfida, così come i 120 secondi di Dybala nella partita di due settimane fa. Nelle due partite sulla carta più agevoli del girone, la Vecchia Signora ha sofferto più del previsto e ne è venuta a capo prevalentemente con i colpi dei singoli: è già matematicamente agli ottavi di finale con buone probabilità di essere prima nel girone, vista l’inattesa sconfitta dell’Atletico a Leverkusen. Onore al merito a Sarri, che ha avuto il coraggio di sostituire Ronaldo (cosa che in Europa non accadeva dal 2016) e di vincere anche senza di lui. Servirà qualcosa in più da febbraio in avanti, intanto tra tre settimane c’è già un buon test, contro Simeone, per blindare il primo posto.

La dolorosa sconfitta dell’Inter a Dortmund, ma polemiche a parte nulla è perduto

Dopo la convincente prova di due settimane fa San Siro, l’Inter si giocava a Dortmund la possibilità di mettere in discesa il suo cammino verso gli ottavi di finale. E così è sembrato dopo un primo tempo fantastico per i nerazzurri con il gol (ancora una volta) di Lautaro e la splendida azione che ha portato in rete Vecino. Ma dopo l’intervallo la partita ha cambiato completamente spartito ed il Borussia ha potuto ribaltare la situazione grazie a Hakimi, autore di una doppietta in fotocopia. Un’Inter sulle gambe ed difensivamente in difficoltà ha fatto infuriare un Antonio Conte che, in conferenza stampa, si è rivolto senza mezzi termini verso la società lamentando la scarsa profondità della rosa. Un “lavare i panni sporchi” in pubblico che sa di piagnisteo: dalle parole del tecnico salentino è sembrato che i meriti del primo tempo fossero suoi, mentre le colpe del secondo della società.

Una sconfitta che fa male, ma il sorprendente pareggio a reti bianche al Camp Nou tra Barcellona e Slavia Praga lascia apertissimo un girone dove tutte possono ancora sperare nella qualificazione e la stessa Inter, a patto di un ricompattamento necessario, è artefice del proprio destino: facendo 6 punti si qualificherebbe matematicamente.

Il Napoli vicino alla qualificazione, nonostante l’ammutinamento

A proposito di ambiente da ricompattare. Il pareggio per 1-1 del San Paolo contro il Salisburgo ha solo rimandato la qualificazione del Napoli agli ottavi che, a meno di debacle clamorose, dovrebbe arrivare comunque (basta una vittoria o due pareggi nelle partite restanti).

Ma il problema vero è l’aria, pesantissima, che si respira dalle parti di Castel Volturno: squadra che non va in ritiro contro i voleri della società, Ancelotti ed il suo staff in ritiro ma in silenzio, De Laurentiis furioso e silenzio stampa fino a data da destinarsi,  tifosi che fischiano i giocatori all’allenamento del San Paolo. Una situazione tesissima che potrebbe tra non molto far entrare in gioco gli avvocati. Una partita che doveva stemperare gli animi ha fatto esplodere gli attriti creati. Contro il Genoa non sarà una semplice partita di campionato.

Il primo storico punto dell’Atalanta, che ha fatto sudare Pep Guardiola

Dopo tre sconfitte, di diversa fattura ma tutte pesanti, è arrivata la prima (mezza) gioia per la Dea in Champions League. Nel palcoscenico dei sogni (il Meazza), contro la squadra più quotata del girone (il Manchester City, tra le candidate alla vittoria finale), c’è anche un pizzico di rammarico per gli ultimi minuti. Un primo tempo ad incassare colpi, una ripresa a sferrare pugni: l’Atalanta non ha perso la sua identità ed è andata vicina al colpaccio, dopo l’espulsione di Bravo e con Walker improvvisato portiere. Il primo storico punto che potevano essere zero ma che alla fine, con un tiro in porta preciso, si potevano trasformare in tre: ma è la prova d’orgoglio ed il fatto di aver fermato la corazzata di Pep Guardiola hanno prevalso e adesso la rincorsa a (quantomeno) la qualificazione in Europa League non è più un’utopia.

Ultimo minuto amaro per Roma e Lazio in Europa League: la qualificazione si complica

Minuto 95 fatale per le romane in Europa League, uscite entrambe sconfitte con enorme rammarico. Ma se per la Roma non tutto è perduto, per la Lazio la corsa ai sedicesimi è pesantemente compromessa. Acerbi alla vigilia aveva detto “come una finale”, a rimarcare l’importanza di una partita da vincere. Purtroppo una Lazio sciupona e sciagurata, a 50 secondi dalla fine col gol di Ntcham ha perso non solo la partita ma anche un pezzo enorme di qualificazione. Sciupona, perché ha sprecato nel corso della partita davvero molte occasioni per raddoppiare dopo la rete del solito Immobile al 7′. Sciagurata, perché due topiche difensive (Milinkovic-Savic per il pareggio di Forrest, Berisha per il gol-vittoria) hanno regalato due occasioni che il Celtic ha sfruttato cinicamente. La squadra di Inzaghi ha ora un piede e mezzo fuori dall’Europa League: deve vincere le sfide con Rennes e Cluj e deve sperare in combinazioni favorevoli.

Come detto, la situazione per la Roma è migliore, ma la sconfitta rimediata in extremis al Borussia Park è ugualmente bruciante. Nel segno di Federico Fazio, che prima ha causato l’autogol poi si è riscattato siglando il pareggio, una Roma ingolfata nel primo tempo ma molto più convincente nella ripresa non meritava la sconfitta. Per gol subiti all’ultimo minuto i giallorossi nelle due partite con i tedeschi hanno raggranellato 1 punto anziché 4. Ora la Roma è seconda a pari punti proprio col Moechengladbach (ma terza per gli scontri diretti) e dovrà sudarsi la qualificazione più che con il Wolfsberger, in Turchia contro il Basaksehir: non sarà affatto una passeggiata di salute.

Photo Credits: Atalanta Bergamasca Calcio Official Twitter Page