Revocati i domiciliari, dichiarata la leggittima difesa da parte degli inquirenti sulla reazione di Deborah Sciacquatori ai danni del padre Lorenzo Sciacquatori.
Un gesto di ribellione e disperazione,si potrebbe commentare così la reazione risalente a domenica 19 maggio, dove la coraggiosa ragazza Deborah Sciacquatori per fermare l’aggressione del padre ai danni della madre lo uccide.
“Teneva mamma per il collo la stava strozzando, ho preso il coltello e gliel’ho puntato sotto il mento, ma poi lui si è mosso e la lama si è infilzata sotto l’orecchio destro” queste le parole della ragazza che ha ucciso il padre di 41 anni Lorenzo Sciacquatori più tardi morto in ospedale.
Arrivata di getto pochi giorni fa la notizia nella caserma dei carabinieri al Pm Filippo Guerra , riguardo la morte dell’uomo che da tempo mostrava violenza verso la madre e la figlia Deborah.
Dopo il fatto in lacrime la ragazza si è assunta ogni responsabilità ma gli inquirenti hanno pochi dubbi sulla dinamica, “la ragazza non ha commesso un omicidio, ma ha agito per leggittima difesa”, hanno affermato gli inquirenti e per queste ragioni revocano i domiciliari.
Si può definire chiusa quindi l’indagine aperta sul caso della diciannovenne, ora la ragazza torna libera.
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