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Mondo dello sport in lutto: è morto Kobe Bryant, leggenda dell’NBA

Fatale a "Black Mamba", 41enne, un incidente in elicottero a Calabasas, in California. Coinvolta anche una delle quattro figlie, Gianna Maria Onore

Nella serata italiana una notizia ha sconvolto gli appassionati della palla a spicchi e non solo. Kobe Bryant, stella dell’NBA e dei Los Angeles Lakers, coinvolto in un incidente aereo nei pressi di Calabrasas, in California, è morto sul colpo assieme a tutto l’equipaggio presente, composto presumibilmente in totale da 5 persone, tra cui la figlia Gianna Maria Onore.

Un’autentico fulmine a ciel sereno, una tragedia arrivata all’improvviso che colpisce una leggenda del basket e dello sport: Black Mamba, che aveva terminato la carriera il 13 aprile 2016 – con il celebre “Mamba out” – è stato uno dei giocatori che ha fatto la storia della pallacanestro, il simbolo (insieme a LeBron James) dell’NBA negli anni Duemila. E segno del destino il sorpasso, avvenuto proprio la scorsa notte, del “King” al terzo posto nella classifica dei migliori realizzatori in carriera. Da grande signore qual era, Kobe aveva fatto i complimenti all’amico-rivale in un tweet, l’ultimo della sua vita.

Dinamiche dell’incidente ancora da capire

Kobe Bryant, con la figlia 13enne Gianna Maria e altre 3 persone, era in viaggio con il suo Sikorsky S-76 – probabilmente di ritorno da un’allenamento della figlia, anch’essa giocatrice – quando l’elicottero avrebbe preso fuoco in aria prima di schiantarsi al suolo. I soccorritori arrivati sul posto non c’è stato nulla da fare. La causa dell’incendio è al vaglio degli inquirenti.

Record, titoli, vittorie olimpiche e un legame a doppio filo con l’Italia

Nato a Philadelphia nel 1978, Kobe aveva un legame particolare con l’Italia: a 6 anni si è trasferito per seguire la carriera cestistica del padre Joe, che ha giocato tra il 1984 e il 1991 a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia. In più non ha fatto mistero di amare l’Italia ed di essere grande tifoso del Milan.

Rientrato negli USA a 13 anni, è arrivato in NBA già a 18 , quando fece il suo esordio il 13 novembre 1996, con l’unica maglia con cui abbia mai giocato – e di cui i numeri, l’8 e il 24, sono stati ritirati nel dicembre 2017. Da quel giorno in poi la scritto la storia di una squadra, di una lega, di uno sport. 5 anelli NBA (2000, 2001, 2002, 2009, 2010), 1 titolo MVP (2007-08), 2 titoli MPV alle Finals (2009, 2010), oltre ai due ori olimpici con il Dream Team USA (Pechino 2008 e Londra 2012). Lascia la moglie Vanessa e 3 figlie (Natalia Diamante, Bianka Bella e Capri Kobe, nata solo sette mesi fa) oltre a Gianna-Maria Onore, morta con lui nel tragico incidente

Photo Credits: Kobe Bryant Official Facebook Page