La notte stessa della strage di Corinaldo nella discoteca Lanterna Azzurra tra il 7 e l’8 dicembre, il giovane indagato Ugo di Porto componente della banda dello spray, incontra casualmente il rapper Sfera Ebbasta in un autogrill lungo l’autostrada, di ritorno proprio dal locale in cui aveva appena provocato insieme al suo gruppo la morte di sei persone.
Nei giorni scorsi, l’inchiesta di Ancona aveva portato all’arresto di sette persone. La banda di Modena usava spray al peperoncino per diffondere il panico e approfittando della situazione rapinava i presenti. Sotto arresto tutti ragazzi tra i 19 e i 22 anni. Di Porto e’ uno di loro. Gli inquirenti erano a conoscenza dell’incontro con il rapper ma ora e’ testimoniato anche da un video. E’ stato pubblicato dalla Gazzetta di Modena e di Porto stesso lo aveva postato sul suo profilo Instagram per poi toglierlo.
Sfera non ha nascosto il suo più profondo disprezzo per i membri della banda e ha commentato il video nelle sue Instagram Stories: “Incontro migliaia di persone ogni giorno che mi chiedono una foto, l’idea di aver incontrato anche uno di quei pezzi di merda mi fa davvero schifo, tanto quanto la disinformazione che viene fatta in questo Paese. Hanno provato e proveranno ad infangare il mio nome ma la cosa non mi disturba perché la soddisfazione di sapere che quei mezzi uomini (se così si possono definire) sono stati presi è l’unica cosa importante”.
Dopo la tragedia Sfera e’ stato colpito da una pioggia di accuse nonostante non c’entrasse nulla con il triste incidente. E’ stato infatti accusato di incitare all’uso di droga e alla violenza attraverso i suoi testi. Sfera dopo settimane di silenzio ha poi risposto in video alle accuse: “Se i ragazzini, invece che perdere tutto il tempo per strada, si dedicassero alla musica, come ho fatto io, troverebbe di sicuro una strada alternativa. I ragazzi mi prendono come esempio non perché fumo le canne, ma perché ce l’ho fatta”. Ha poi anche pubblicato il singolo “Mademoiselle” in cui attraverso la musica si difende dagli attacchi.