Blitz Digos: armi da guerra e missile nell’arsenale di esponenti di estrema destra

Armi da guerra, tra cui fucili d’assalto automatici di ultima generazione, sono stati sequestrati questa mattina nel nord Italia dalla Digos, in una delle abitazioni degli esponenti di estrema destra, in seguita ad un provvedimento di perquisizione. Nel loro arsenale anche un missile aria aria, disarmato ma perfettamente funzionante, che secondo quanto accertato dalle indagini, sarebbe in uso alle forze armate del Qatar.

Le indagini della Digos sono iniziate un anno fa dopo le intercettazioni su un gruppo di italiani che avevano combattuto in Ucraina, la guerra del Donbass. Il principale sospettato, Fabio Del Bergiolo, in passato militante di forza nuova, è un ex ispettore delle dogane specializzato nella antifrode coinvolto però nel 2003 in una truffa messa in atto mentre era in servizio a Malpensa. Attraverso delle telefonate hanno intercettato i suoi tentativi di vendere il missile di fabbricazione francese per circa 470mila euro. Un funzionario pubblico di un paese estero si era dimostrato interessato ma pretendeva la documentazione sull’acquisto della bomba.

Il secondo arrestato Alessandro Monti, svizzero, è invece il titolare della società che possiede l’hangar vicino a Voghera dove è stato trovato il missile. Il terzo è Fabio Bernardi.

L’operazione è scattata all’alba, con nuove perquisizioni e nuovi sequestri da parte della Digos di Torino che ultimamente si era concentrata sui gruppi oltranzisti di estrema destra del torinese, che si occupano di propaganda ma hanno anche a che fare con le infiltrazioni nelle tifoserie calcistiche. Al blitz, coordinato dalla procura di Torino, hanno collaborato anche le Digos di Milano,Varese, Pavia, Novara e Forlì.

L’operazione è stata definita dal questore di Torino Giuseppe De Matteis “un sequestro con pochi precedenti per la qualità  delle armi e il loro potenziale violento”.