Roma 2021, le manovre di partiti e coalizioni a un anno dalle Comunali
Fari puntati sul sindaco uscente Virginia Raggi, la cui eventuale candidatura è sgradita a Zingaretti e potrebbe mettere a rischio l’eventuale alleanza al ballottaggio. Mentre Pd e centrodestra si affannano alla ricerca di un candidato forte
A meno di un anno dall’attesissimo appuntamento di Roma
2021, partiti e coalizioni stanno scaldando i motori per individuare il
candidato migliore per il Campidoglio. Una partita quantomai incerta, già
contrassegnata da colpi di scena che rimescolano continuamente le carte.
Nel toto-nomi, così come nelle prospettive dei singoli, possibili
protagonisti.
Roma 2021, lo stato dell’arte
Non tutte le competizioni sono uguali, e la sfida
Capitale (non ce ne voglia nessuno) ha una valenza maggiore di altre. Non
foss’altro perché, normalmente, i suoi risultati si riverberano anche a livello
nazionale, con conseguenze spesso imprevedibili.
I fari, com’è naturale, sono puntati soprattutto sulla forza
politica che ha espresso l’amministrazione attuale, il Movimento Cinque Stelle.
Al cui interno si discute animatamente sull’eventuale ricandidatura del
sindaco uscente, Virginia Raggi.
Un recente sondaggio ha
evidenziato come due Romani su tre (per la precisione, il 66,8%) siano
decisamente contrari a un secondo mandato di Virgy. Che, d’altronde,
dovrebbe anche fare i conti con la regola interna al MoVimento sul limite delle
due consiliature (l’ultima delle quali è in essere).
Di certo, poi, non aiuta il recente autogol del Garante Beppe Grillo, che ha rilanciato sul suo blog qualcosa di vagamente simile a una poesia. Un componimento apparentemente teso a sponsorizzare il primo cittadino, però attraverso una serie di insulti alla Città Eterna e ai suoi abitanti.
A complicare ulteriormente il quadro ci si è messa Monica
Lozzi, presidente del Municipio VII, che ha
annunciato la propria uscita dal M5S. Raccontando «l’amarezza e la
delusione di aver creduto in un sogno mandato in frantumi da una classe
dirigente non all’altezza».
A TESTA ALTA…!!! Ci sono giorni in cui bisogna prendere il coraggio a due mani e fare delle scelte importanti anche…
L’ormai ex esponente pentastellata ha
anticipato la decisione di correre alle prossime elezioni con il nuovo
micro-partito dell’altro fuoriuscito Gianluigi Paragone. Appena
battezzato con il sobrio nome di No Europa per l’Italia – Italexit con
Paragone.
Difficile che la Lozzi possa essere davvero competitiva.
Però potrebbe togliere voti al candidato ufficiale della sua formazione passata,
voti che potrebbero anche essere decisivi per l’approdo al ballottaggio.
Visti i rapporti
difficili (per usare un eufemismo) con l’attuale inquilina di Palazzo
Senatorio, non è escluso che al minisindaco vada bene così.
Roma 2021, i dubbi del Pd
La scelta dei Cinque Stelle potrebbe avere delle
ripercussioni anche sui rapporti con gli alleati di Governo, e in
particolare col Pd. Se non nell’immediato, perlomeno nella prospettiva
del secondo turno, in cui è verosimile che dem e grillini si risolvano a unire
le forze.
Il segretario Nicola Zingaretti ha escluso
categoricamente qualsiasi tipo di sostegno alla Raggi. Definendo
una sua eventuale riproposizione «una minaccia» per i Romani.
Ancora più tranchant Italia Viva, che in nessun caso
vuole sentir parlare di apparentamento con i pentastellati. «Se l’idea è andare
con i grillini, correremo da soli» ha avvisato il deputato Luciano
Nobili.
I rumours provenienti da via del Nazareno testimoniano
però delle difficoltà nell’individuare un big, circostanza che potrebbe
precludere la via del ballottaggio. I principali
nomi che circolano al momento sono quelli del Ministro dell’Economia Roberto
Gualtieri e del Presidente dell’Europarlamento David Sassoli. I
quali però dovrebbero rinunciare a degli incarichi prestigiosi per
affrontare una campagna elettorale dagli esiti tutt’altro che scontati. Anche
se il mandato dell’ex giornalista Rai scadrà a dicembre dell’anno prossimo,
quindi pochi mesi dopo la tornata elettorale di Roma 2021.
Più che disponibile sarebbe invece la deputata Monica
Cirinnà, che però appare meno spendibile. Sarebbe troppo divisiva, e
inoltre non possiede la stessa visibilità di cui godono i suoi compagni di
partito.
E il centrodestra?
Anche il centrodestra è alle prese con un rebus analogo.
Da un lato vi sono autocandidature estemporanee, per non dire folcloristiche,
come quella del patron laziale Claudio Lotito, stroncata
sul nascere. Non foss’altro perché alienerebbe i consensi della stragrande
maggioranza degli elettori, che nell’Urbe sono romanisti.
Dall’altro lato, ci sarebbe come carta
privilegiata la presidente di FdI Giorgia Meloni, già in lizza nel
2016 e ancora molto forte nelle rilevazioni. Ma, con Fratelli d’Italia
in forte ascesa, la leader intende perseguire ambizioni nazionali, soprattutto
nel caso (molto probabile) di trionfo della coalizione alle prossime Politiche.
D’altronde, il segretario del Carroccio Matteo Salvinisi
era già detto convinto che «Roma ha bisogno di un manager come
sindaco, non di un militante». Il Carroccio, forte anche del successo delle Europee
2019, vorrebbe
puntare sulle periferie per disinnescare il rischio rappresentato da
un’alleanza M5S-Pd al secondo turno. Tuttavia, FdI non sembra incline a
lasciare l’ultima parola agli alleati-rivali della Lega, anche se c’è
una variabile che potrebbe inaspettatamente spostare gli equilibri.
Secondo alcuni retroscena, infatti, si potrebbe prospettare
un rimpasto di Governo, in seguito al quale Zingaotterrebbe
un importante dicastero – forse il Viminale. In tal caso, lascerebbe la
poltrona di Governatore del Lazio, e la contesa per la Pisana finirebbe
per incrociarsi con quella per il Colle Capitolino. Facile, allora, prevedere
che le due forze egemoni dell’opposizione si spartirebbero le candidature con
l’obiettivo di fare all-in.
La corsa per Roma 2021, insomma, sta sempre più entrando nel
vivo. E l’auspicio è lo stesso che riecheggia ormai da decenni sulla Capitale
del Mondo. Roma nun fa’ la stupida stasera.
Mirko Ciminiello è nato a Rimini nel 1985 e vive a Roma, dove si è laureato in Chimica (triennale) e Chimica Organica e Biomolecolare (specialistica) alla Sapienza, in Scienze della Comunicazione (triennale) e Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione (magistrale) a Roma Tre.
Giornalista, attore per hobby, collabora con l'associazione Pro Vita e Famiglia ed è autore di 9 libri, di cui due in inglese.
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