Qui Italia

Il meglio del made in Italy

Economia, Conte e il pignoramento dei conti a sua insaputa

Il Premier smentisce, ma la norma che consente ai Comuni di bloccare i conti correnti di chi non paga tasse locali è nell'art. 96 della Manovra. E Salvini attacca: "Unione Sovietica fiscale"

Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri i seguenti dati in materia di economia, in gran parte relativi alla Manovra del Governo rosso-giallo.

a) «Se entrano nel tuo conto corrente per pignorare, secondo me siamo all’Unione Sovietica fiscale, lo stato di polizia fiscale» (il leader della Lega Matteo Salvini, commentando le indiscrezioni secondo cui l’art. 96 della Legge di Bilancio darà agli enti locali la facoltà di bloccare i conti a chi non dovesse pagare tasse locali come la TARI, l’imposta sui rifiuti).

b) «I cittadini non si devono preoccupare, non mi risulta» (il bi-Premier Giuseppe Conte che, rispondendo a chi gli chiedeva lumi sulla stessa misura, ha praticamente usato le identiche argomentazioni del viceministro dem all’Economia Antonio Misiani – però con maggiore aplomb).

c) «Sono stabiliti i criteri e le modalità per assicurare il sollecito riversamento del tributo anche con riferimento ai pagamenti effettuati tramite conto corrente» (il famigerato art. 96 della Legge di Stabilità, e non serve aggiungere altro – a parte forse la dichiarazione del deputato forzista Simone Baldelli che ha definito il testo «vago e interpretabile», esortando l’esecutivo a chiarire perché «queste norme creano un effetto panico»).

d) «Lo Stato non deve più far cassa a danno dei Comuni» (sempre l’ex Avvocato del popolo, che forse si è scordato che è lui, assieme al Cancelliere dello Scacchiere Roberto Gualtieri, a decidere in prima battuta la politica economica italiana).

Ciò posto, il candidato discuta la possibilità che l’ormai celebre gaffe del Presidente americano Donald Trump non fosse affatto una topica, e che ci siano davvero due Giuseppi, di cui almeno uno è totalmente all’oscuro di cosa faccia l’altro.