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Economia

Benzina, Cingolani lancia le accise mobili (come la “donna” di Verdi)

La misura potrebbe valere 10-15 centesimi al litro, ma l’Unione Nazionale Consumatori chiede di più. Intanto la Russia blocca (di nuovo) i flussi del gasdotto Yamal-Europe

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Roberto Cingolani, benzina
Il Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani

Da www.romait.it

Il Governo sta valutando le misure da adottare per mitigare gli effetti del caro benzina. Lo ha anticipato il titolare del MiTE Roberto Cingolani durante un’informativa al Senato, che ha toccato anche l’altra vexata quaestio relativa al gas. Rispetto a cui non arrivano esattamente buone notizie dalle parti di Mosca.

L’informativa di Cingolani

Attualmente il flusso di metano dalla Russia «è il più alto registrato in tempi recenti» e «la fornitura è costante in tutta Europa». Lo ha assicurato il Ministro della Transizione ecologica Cingolani, affermando che nel breve periodo la situazione delle forniture non desta alcuna preoccupazione.

Una dichiarazione abbastanza paradossale, considerando che, come ha scoperto la Reuters, l’approvvigionamento di gas russo al Vecchio Continente attraverso il gasdotto Yamal-Europe si è interrotto. Non è nemmeno la prima volta, anche se per contro restano fortunatamente stabili i volumi trasportati da altri metanodotti, come il Nord Stream 1.

Intanto però lo stoccaggio costa già cinque volte di più rispetto al 2021, come da j’accuse del Superministro. Che ha anche ricordato come tutti gli aumenti siano correlati, visto che l’energia usata nelle raffinerie «impatta sul costo finale» del Brent, cioè in ultima analisi dei carburanti.

Le misure contro il caro benzina

A questo proposito, come riporta l’ANSA il fisico bestiale ha confermato che l’esecutivo del Premier Mario Draghi sta lavorando per abbassare i prezzi alla pompa. E la chiave potrebbe stare, come RomaIT sostiene da tempo, nelle vetuste e odiatissime accise. Come infatti rileva TGCom24, «c’è stato un maggior gettito Iva» che «potrebbe essere utilizzato per ridurre» le tasse di scopo. Senza le quali – lo ricordiamo – benzina e gasolio costerebbero all’incirca la metà.

Tuttavia, secondo i calcoli del Corsera il beneficio per i consumatori ammonterebbe a soli 10-15 centesimi al litro. Una quota che Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ritiene largamente insufficiente, insistendo che il calo dev’essere «di minimo 50 cent».

Una particolarità è che il meccanismo ipotizzato si chiama “accisa mobile”, come la donna del Rigoletto. D’altronde, da Verdi (Giuseppe) a verde (in tutte le accezioni) è un attimo!

Mirko Ciminiello è nato a Rimini nel 1985 e vive a Roma, dove si è laureato in Chimica (triennale) e Chimica Organica e Biomolecolare (specialistica) alla Sapienza, in Scienze della Comunicazione (triennale) e Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione (magistrale) a Roma Tre. Giornalista, attore per hobby, collabora con l'associazione Pro Vita e Famiglia ed è autore di 9 libri, di cui due in inglese.