Non bastavano le mille incertezze che impregnavano di gia’ il futuro e le prospettive dei nostri figli, di per se’ i piu’ fortunati, quelli che una famiglia alle spalle ce l’hanno ancora.
Questo virus – ma non da solo, anzi in buona compagnia della politica – ha dato un’altra, l’ennesima spallata alle prospettive di tanti ragazzi che se la devono vedere non solo con il mondo che cambia e pur allargandone gli orizzonti ne restringe i sentieri, e che li costringe a fare i conti con un’economia sempre piu’ egoista: il nemico assodato, la ricchezza concentrata nelle mani solo di pochi.
La chiusura delle Scuole, il tamtam sulla loro riapertura, a singhiozzo, ritardata, parziale, ovunque, sta provocando effetti feroci: la latitanza del confronto fisico e sociale tra gli esseri umani piu’ impreparati: la necessita’ di svolgere lezioni online pare oggi una realta’ consolidata e non piu’ un’assurda minaccia di un vecchio film di fantascienza.
Il quadro da contorno e’ allarmante: fa stringere nelle spalle genitori di ogni mondo; madri e padri hanno ormai la certezza di esser stati abbandonati: e’ assodata l’incapacita’ della politica, non solo impreparata, ma mai – proprio mai all’altezza del proprio compito. Un compito grave forse, ma che essa stessa ha scelto per se’ come fine ultimo per la societa’.
La novita’ straordinaria e imponente della pandemia coglie con le mani nel sacco il politico ladro di sogni (altrui); e’ la vittoria dell’inesperienza dei nostri tutori: inadeguatezza e incompetenza che ormai ci hanno tolto il fiato, come il Covid coi polmoni dei piu’ deboli.
In questo marasma, intere categorie spesso separate si sono ritrovate insieme – riunite sotto lo stesso pensiero e congiunte da un unico scopo: la tutela genuina e non artefatta del presente e futuro dei nostri ragazzi: sindacati degli Insegnanti come associazioni di genitori unite contro il medesimo nemico: la politica dalla parola becera e dall’azione fasulla.
Il patetico balletto fuori tempo e da toni patetici dei Ministri dell’Educazione (e dei Governi di cui ne fanno parte ovunque) sull’argomento scuola-educazione-futuro dei giovani, rivela un’immaturita’ cronica che al confronto con quella naturale e gioiosa dei nostri ragazzi, fa calare brividi di sudore sulla schiena.
Non esser riusciti a organizzare e riadattare o inventare strutture didattiche necessarie ai tempi, abbandonando spesso Presidi e personale didattico come soldati senza munizioni nelle trincee (come accaduto altrove con i Medici, infermieri e personale sanitario), l’assenza di strategie per far riprendere la scuola ai nostri ragazzi, tutto cio’ mette a nudo il fallimento della politica, quell’arte della politikḗ “che attiene alla pόlis“, la città-stato, con sottinteso téchnē “arte” o “tecnica” che attiene alla città-stato”, “tecnica di governo (della società)”.
Riusciranno questi eletti di fatto – ma non di nome, a costruire con le loro presunte tecniche raffazzonate e da disperata zona cesarini – una speranza per il nostro futuro, ossia per i nostri figli? Tutto cio’ che desideriamo e’ questo.
I nostri ragazzi ce la stanno mettendo tutta. Lezioni di Storia, Inglese e Matematica online. Alcuni poi stanno persino imparando a seguire lezioni di danza classica davanti ad una telecamera, in una stanza senza sbarre, specchi e parquet e sullo sfondo di una cucina con una pentola che bolle… Quanto di piu’ fuori dal mondo possa esistere per una futura ballerina.
Ma loro almeno – il coraggio per mettere realmente a frutto i sogni l’hanno trovato.