Scandalo giustizia, alla fine del diritto restano solo i rovesci
La querelle tra Salvini e Palamara (che ha provato goffamente a fare mea culpa) è solo la punta dell’iceberg di Magistratopoli. E il problema vero è che sarà Bonafede a fare la necessaria riforma del Csm
L'ex presidente dell'Anm Palamara e il leader della Lega Salvini
Test per l’esame di giornalismo sullo scandalo giustizia ormai noto mediaticamente come caso Palamara o Magistratopoli. Il candidato consideri che:
a) L’ex presidente dell’Anm Luca Palamara ha concesso
un’intervista televisiva per cercare di difendersi dallo scandalo che lo ha
travolto – e ha screditato la magistratura tutta. Tra l’altro, è
tornato sull’irripetibile epiteto rivolto al leader leghista Matteo
Salvini, affermando di aver «usato un’espressione impropria, non volevo
offenderlo. Ma quella frase non rispecchia fedelmente il pensiero: è decontestualizzata».
Saremmo curiosi di sapere in quale contesto dare della «m***a» a chicchessia
non rappresenterebbe un insulto.
b) Nella stessa intervista, illustrando il funzionamento del
sistema delle correnti che metastatizza l’intero potere giudiziario, l’ex
consigliere del Csm ha fatto una significativa ammissione. «Oggi
le bugie non le posso più dire». Ma va’?! Quindi anche gli onesti
mentono?!
c) Ancora l’ex Pm, provando a scherzare sul trojan
usato dalla Procura di Perugia per intercettarne le conversazioni, si è
lasciato sfuggire una
battuta piuttosto infelice. «Ho anticipato il Covid: chi ha attuato
il distanziamento sociale con me si è salvato». E ora che ha perso la corona,
è rimasto solo il virus.
d) Sempre l’ex membro del Consiglio Superiore della Magistratura ha risposto a proposito delle sue cene “inappropriate” con il deputato ed ex Ministro del Pd Luca Lotti. «Ho sottovalutato che fosse indagato» nell’ambito dell’inchiesta Consip, le sue parole. E niente, questa fa già abbastanza ridere di suo.
Bonafede e lo scandalo giustizia
e) Il pentastellato Alfonso Bonafedeha illustrato la riforma delCsm che sta predisponendo sulla scia dello scandalo giustizia. Visti i precedenti, è probabile che avremo presto Palamara al vertice di Palazzo dei Marescialli.
f) Tra l’altro, il Ministro della Giustizia ha
annunciato che si sta muovendo «per alzare un muro tra politica e
magistratura». Si attendono le vibranti proteste di Vaticano e ong.
g) Per alcuni (ex) togati di spicco come Carlo
Nordio e Luigi
De Magistris l’organo di autogoverno della magistratura dovrebbe essere eletto
per sorteggio. Di parere diverso è il presidente dimissionario dell’AnmLuca
Poniz, secondo cui anche «Bonafede lo ritiene totalmente incostituzionale».
D’altronde, il titolare di via Arenula credeva anche che gli
innocenti non vadano in galera e che nessun
boss mafioso fosse stato scarcerato. Ma sempre tenendo fede al suo
cognome.
Ciò posto, il candidato commenti, prescindendo da
espressioni quali “casa di cura”, la seguente amenità del Guardasigilli
sulla situazione corrente (è il caso di dirlo). Che per lui va addebitata al
segretario della Lega perché se «Salvini non avesse fatto cadere il
Governo una riforma del Csm ce l’avremmo già».
Mirko Ciminiello è nato a Rimini nel 1985 e vive a Roma, dove si è laureato in Chimica (triennale) e Chimica Organica e Biomolecolare (specialistica) alla Sapienza, in Scienze della Comunicazione (triennale) e Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione (magistrale) a Roma Tre.
Giornalista, attore per hobby, collabora con l'associazione Pro Vita e Famiglia ed è autore di 9 libri, di cui due in inglese.
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