Termovalorizzatori, siti di compostaggio, di stoccaggio temporaneo, discariche, comune, regione, dissesto, emergenza…
Con il caldo mai tanto atteso e sognato come quest’anno, con l’afa e l’umidita’ finalmente alle stelle, Roma precipita nuovamente sotto l’assedio dei rifiuti: un cocktail micidiale con protagonisti cassonetti straripanti, cumuli di immondizia sparsi ovunque, marciapiedi occupati da sacchetti lacerati dai morsi dei roditori come dalle beccate dei gabbiani: ormai sono comparsi pure i vermi.
Lo spettacolo e’ un film horror decadente dai contorni vergognosi perche’ si tratta solo di una replica, l’ennesima.
Le responsabilita’ in Italia a volte ballano, ma qui il dito va puntato contro tutto e tutti.
A cominciare dalle amministrazioni locali e non, da sinistra a destra, fino a quest’ultima cinquestelle, tutte sono colpevoli. A Roma non e’ mai esistito un progetto o semplicemente una visione utopica per affrontare il problema dello smaltimento dei rifiuti. Tra veti politici incrociati, interessi locali, mafie ed incapacita’, si e’ sempre tirato a campare, o grazie allo spazio, sin quando ancora c’era, delle cave dove nascondere le balle maleodoranti o coi vagoni ferroviari su cui far sparire e partire per un viaggio oltreconfine pile di immondizia stoccate alle stazioni: i viaggi della speranza.
In questa mescolanza di cause e corresponsabilita’ politiche non si salva nemmeno il cittadino: vittima e carnefice: basta osservare le catasta di materassi, sedie, poltrone, water abbandonati senza ritegno lungo le strade di Roma: in centro come in periferia non e’ questione di stile.
Un sito come Romafaschifo, nato anni fa per raccontare tutto questo ma non solo, esiste solo a Roma. L’immondizia che costeggia il Colosseo come i vicoli della movida di Trastevere entra di diritto a far parte delle guide turistiche. All’estero si avvertono i vacanzieri in partenza per la citta’ Eterna che per risolvere il problema, Roma potrebbe venire commissariata, le Istituzioni firmeranno decreti, il Governo mettera’ in campo l’esercito e la faccia per giocarsi il tutto per tutto. E poi?
Un’intensa rimazzata alle strade in un tour de force di ripuliture eccezionali, per precipitare alla prima emergenza in un nuovo delirio nauseabondo.
Si fa presto a dire Roma e’ bellissima: tra milioni di Euro giacenti in Campidoglio e inutilizzati per l’ansia di venir magari beccati con le mani in pasta in un appalto concordato, partecipate logore e miliardi di debiti, regnano inadeguatezza, incompetenza, rabbia e dissesto: per non farci mancare niente forse e’ in atto pure una congiura dei tradizionali poteri forti nel tentativo di perpetuare nella mangiatoia comunale, ma qui Roma sta davvero morendo.
Le scale mobili sono immobili, gli autobus prendono fuoco, i roghi nei campi salgono su su in cima, eppure nessuno alza lo sguardo oltre questo schifo, nessuno si meraviglia piu’ che un’allegra famiglia di topi scorrazza tra le giostre di Castel Sant’Angelo e si e’ sostituita a mamma, papa’ e prole. Che ci resta di umano?