Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri i seguenti dati sull’immigrazione (irregolare, ça va sans dire, ma guai a farlo presente al mainstream mediatico-culturale), tutti derivanti o comunque ricavabili dal Cruscotto statistico del Ministero dell’Interno, che riporta il totale dei migranti sbarcati in Italia dal 1° gennaio a ora – in attesa che a Capodanno vengano diffusi i numeri definitivi per l’annata corrente:
a) Nel 2019, finora sono sbarcati complessivamente 439 migranti.
b) Paragonando questo dato con quelli dell’ultimo biennio, si evince che gli sbarchi sono pressoché dimezzati rispetto al 2018 (quando erano stati 23.370), mentre sono praticamente un decimo di quelli del 2017, ultimo del Governo “monocolore” a guida Pd (quando erano arrivati 369 immigrati).
c) Analizzando meglio i numeri, però, si scopre che nei primi otto mesi del 2019 (compresa l’ultima decade di agosto, quando era appena caduto il Conte semel) sono sbarcati in tutto 135 migranti, mentre da settembre a oggi ne sono arrivati 6.304: e, guarda caso, gli ultimi quattro mesi dell’anno in corso – quelli cioè da quando è in carica l’esecutivo rosso-giallo – sono gli unici in cui gli arrivi sono aumentati (e, in certi casi, più che raddoppiati) rispetto allo stesso periodo del 2018.
Ciò posto, il candidato commenti, prescindendo da espressioni quali “ospedale psichiatrico”, la seguente affermazione natalizia tratta sul tema dal sito del Tg La7: «Merito, a quanto pare, delle nuove politiche europee di ricollocamento dei migranti», ovvero dell’accordo «di Malta, siglato dalla ministra (sic!) Luciana Lamorgese».
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