Il 16 Marzo del 1978 veniva strappato dalla vita, rapito brutalmente un grande uomo della Repubblica, Aldo Moro, lo statista che piú di tutti tentó di porre le basi per il dialogo e la legittimazione reciproca delle forze politiche nel Paese. Come tutti sappiamo Aldo Moro non riuscí nel suo alto intento a causa di una fitta e oscura serie di motivi: oggi siamo ancora qui a ricordarlo con stima, affetto e dolore. Moro era un uomo dolce, sensibile e di grande acume: eppure ostile alle forze del sistema e rappresentava un pericolo.
Permettete un paragone.
L’Italia combatte una guerra: con le dovute e ovvie differenze, allora contro il terrorismo che insanguinó le strade del Paese, oggi contro la pandemia. Due logiche dissimili ma due percorsi di morte accumunati dalla meta finale: la fine.
Nessuna stagione politica parla come questa, con le parole chiare di Aldo Moro: conciliare, per il bene comune, rispetto per il rigore del confronto, sostanza degli argomenti. Siamo ancora molto indietro, il panorama politico é spezzettato, diviso, il cammino prosegue ma a tentoni e a singhiozzi, l’Italia non garantisce segni di progresso stabile dal punto di vista della comprensione e dello sviluppo del progetto Paese.
In un certo senso, l’effetto della Presidenza Draghi sta tentando di porre un rimedio a questo sgambettio nevrotico, riunendo gli Italiani e il Parlamento sotto un’unica bandiera. Presto per dire se la battaglia contro il virus verrá vinta. Ma non vi é dubbio che gli strumenti sono questi, occorre dialogo per creare una barriera comune e trarre vantaggio dalle differenze altrui.
Oggi la parte buona dell’Italia piange un suo grande fondatore, e allo stesso tempo sente il bisogno di rifarsi alla condotta, agli insegnamenti di Aldo Moro, l’esempio del suo viaggio per difendere la democrazia e illuminare la Repubblica é alto e da cogliere, innanzi a noi.
Come affermato da qualcuno, é tempo di separare Moro dal caso Moro e far prendere vita e sostanza alle sue parole: “vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà”.