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Gas, il blocco russo e le possibili ripercussioni sul caro bollette

Dopo un breve tentativo di ripartenza, i flussi del gasdotto Yamal-Europe si sono fermati: si spera temporaneamente, perché il calo delle consegne è una delle cause dell'impennata delle tariffe

Da www.romait.it

La Russia ha interrotto di colpo le forniture di gas destinate all’Europa nord-orientale attraverso il gasdotto Yamal-Europe. Nella mattinata di oggi, mercoledì 2 febbraio, dopo un breve tentativo di ripartenza i flussi che attraverso la Polonia raggiungono la Germania si sono nuovamente arrestati.

Lo riferisce la Reuters, citando i dati preliminari pubblicati dal gestore della rete di distribuzione tedesca Gascade. Che attestano come, rispetto a una capacità di transito di 16,2 milioni di chilowattora garantiti dal gigante russo Gazprom, l’erogazione è stata pari ad appena 16.318 kWh.

Le ripercussioni sulla bolletta del gas

Al momento non è chiara l’eziologia di questo blocco, che c’è da augurarsi sia solamente temporaneo, viste le ripercussioni pressoché certe sul caro bollette. Di cui, come RomaIT ripete da tempo, il calo dell’offerta rispetto alla domanda è una delle principali cause, assieme all’euro-genuflessione alle follie affermazioniste green.

Peraltro, come ricorda la stessa Reuters, c’è un precedente estremamente recente, che risale allo scorso dicembre. Quando Mosca decise di dirottare verso l’est parte degli approvvigionamenti, e il prezzo del gas salì ai massimi storici in tutto il Vecchio Continente.

Per quanto ora vadano di moda i bis, questo in particolare ce lo eviteremmo volentieri. Anche in caso di… cattive condotte.