Oggi la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) ha presentato a New York il rapporto “Lo stato di sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo 2019”: più di 820 milioni di persone nel mondo soffrono ancora oggi la fame.
Oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso regolare a cibo sicuro, nutriente e sufficiente, tra quelle colpite da livelli moderati di insicurezza alimentare e quelle che soffrono la fame. L’8% della popolazione in Nord America ed Europa è incluso in questo drammatica realtà.
Sovrappeso e obesità continuano ad aumentare in tutte le regioni, in particolare tra i bambini nell’età scolastica e negli adulti. I paesi con una prevalenza di moderata o alta insicurezza alimentare tendono ad avere livelli più alti di obesità in età adulta.
“Dopo decenni di costante calo, la tendenza fame nel mondo, misurata dalla prevalenza di sottonutrizione, rimane invariata negli ultimi tre anni ad un livello leggermente inferiore all’11 per cento”. Viene specificato nel rapporto che la fame è in aumento in quasi tutti gli Stati africani, rendendo il continente la zona geografica con la più alta prevalenza di denutrizione, quasi il 20%.
Il contesto in cui è stato svolto il report è quello di Fame Zero. Nel 2015 la comunità mondiale ha adottato 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per migliorare la vita della persone entro il 2030. L’Obiettivo 2, Fame Zero, è un impegno a mettere fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile: questa è la priorità del World Food Programme.
Secondo il direttore della Fao, questo verdetto mostra che i governi devono prestare più attenzione ai diversi aspetti della disponibilità di cibo invece di concentrarsi solamente sul produrre di più.