Finisce in Grecia l’era di Alexis Tsipras. Nelle elezioni per il rinnovo del parlamento ellenico che si sono svolte ieri il suo partito Syriza esce sconfitto. Vince Nea Dimokratia, partito conservatore guidato da Kyriakos Mitsotakis, con quasi il 40% delle preferenze contro il 31,5% del partito del premier uscente.
Nea Dimokratia avrà 158 seggi in parlamento, superando la quota di 151 necessaria per avere la maggioranza. Syriza, invece, si ferma a 86. Sei partiti entrano in parlamento: oltre Nea Dimokratia e Syriza hanno ottenuto seggi il Movimento per il Cambiamento (23), il Partito Comunista (15), Soluzione Greca (10) e Diem 25 (9). Nessun deputato per la forza di estrema destra Alba Dorata.
“Oggi – ha detto Tsipras, che aveva indetto nuove elezioni dopo la sconfitta rimediata alle europee di fine maggio – siamo liberi dai programmi della Troika e dai memorandum, abbiamo un tasso di crescita importante e un riconoscimento a livello internazionale. Per arrivare qui abbiamo dovuto prendere decisioni dai costi politici elevati, che paghiamo oggi”.
“Ci metteremo al lavoro per rendere più facile il quotidiano dei greci – ha dichiarato Mitsotakis -. Voglio abbassare le tasse, voglio più lavoro, pensioni degne, sicurezza, educazione di qualità, meritocrazia e che la nostra voce possa essere ascoltata in Europa. Non abbiamo il lusso di chiudere il Parlamento per l’estate: dovremo lavorare tutti assieme per scrivere un nuovo capitolo per questo Paese. Domani il cielo sarà ancora più blu sopra la Grecia”.