Test per l’esame di giornalismo. Il candidato consideri il seguente profluvio di fatti e dichiarazioni inerenti l’idillio intergovernativo sulla Banca Popolare di Bari:
a) «Il sistema bancario italiano è solido e in buona salute, negli ultimi due anni ha compiuto grandi progressi. Al momento non prevediamo nessun intervento per nessun istituto» (il bi-Premier Giuseppe Conte, parlando in conferenza stampa a Bruxelles).
b) Il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri «ha riferito che la Banca d’Italia ha disposto lo scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e controllo della Banca Popolare di Bari e ha deliberato la sottoposizione della Banca stessa alla procedura di amministrazione straordinaria» in ragione delle perdite patrimoniali (comunicato stampa del Consiglio dei Ministri in riferimento a una nota apparsa sul sito dell’istituto pugliese: erano passate solo poche ore dalla dichiarazione belga dell’ex Avvocato del popolo).
c) «Per anni i Cinque Stelle hanno costruito contro di noi la retorica sulle banche: oggi con il Pd votano a difesa di chi avrebbe dovuto ben amministrare. Non ci stiamo e non parteciperemo a questo voto. In attesa di vedere come lo giustificheranno» (Ettore Rosato, coordinatore di Italia Viva, annunciando il rifiuto dei renziani di partecipare al CdM straordinario per il salvataggio della Banca Popolare di Bari).
d) «La convocazione improvvisa di un Consiglio dei Ministri sulle banche, senza alcuna condivisione e dopo aver espressamente escluso ogni forzatura o accelerazione su questa delicata materia, segna un gravissimo punto di rottura nel metodo e nel merito» (Luigi Marattin, vicepresidente di Iv, aggiungendo che «Italia Viva non parteciperà al Consiglio dei Ministri e si riserva di valutare in Aula quale posizione assumere»).
e) «Abbiamo sempre detto che aiuteremo i risparmiatori, non i banchieri: in questo momento c’è un problema con la Banca Popolare di Bari, ma noi dobbiamo andare a vedere a chi hanno prestato i soldi: pensiamo a un decreto che aiuti i risparmiatori, non gli amici delle banche. Serve una riflessione» (il capo politico M5S Luigi Di Maio, che come tutti i membri grillini dell’esecutivo rosso-giallo – con la sola eccezione del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro – ha a sua volta disertato il CdM).
f) «Ieri mi è stata fatta una domanda a Bruxelles sulla Banca Popolare di Bari e io ho detto “al momento non c’è necessità di intervento”. Per la prima volta ho dovuto essere omissivo nei confronti dei cittadini per non creare allarmi a mercati aperti e per non violare segreto d’ufficio, ero stato avvertito da Bankitalia» (di nuovo il BisConte, parecchio tempo dopo che i buoi erano già scappati dalla stalla).
g) «Come può nel giro di poche ore il Presidente del Consiglio sostenere che sulla Banca popolare di Bari non ci sarà nessun intervento, salvo convocare un CdM d’urgenza a distanza di poche ore mentre Bankitalia ordina il commissariamento dell’istituto? Un pacato no comment avrebbe evitato una farsa e sarebbe stato più serio anche a mercati aperti» (il sobrio attacco della Lega che, con il segretario Matteo Salvini e l’ex sottosegretario Giancarlo Giorgetti, ha invocato le dimissioni del Capo del Governo per instabilità o incapacità).
Ciò posto, il candidato analizzi le seguenti dichiarazioni di Giuseppi, tenendo presente il ragionevole dubbio che non siano state rilasciate dal Conte 1, bensì dal suo ormai (quasi) acclarato alter ego:
1) «Quanto successo ieri è frutto di un equivoco».
2) «Non c’è nessuna tensione».
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