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Cultura

Domenica delle Palme, quali sono le origini delle celebrazioni?

È il giorno in cui si commemora l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, e che segna l’inizio della Settimana Santa: la data è mobile come per la Pasqua, quest’anno cade il 2 aprile

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Giotto di Bondone - Ingresso a Gerusalemme. Domenica delle Palme
Giotto di Bondone - Ingresso a Gerusalemme (Padova, Cappella degli Scrovegni, 1303-05)

Da www.romait.it

Si celebra quest’oggi, 2 aprile, la Domenica delle Palme 2023, una festività mobile perché dipende dalla Santa Pasqua. La quale a sua volta è legata al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, secondo quanto stabilì il primo Concilio di Nicea del 325 d.C.

Giotto di Bondone - Ingresso a Gerusalemme. Domenica delle Palme
Giotto di Bondone – Ingresso a Gerusalemme (Padova, Cappella degli Scrovegni, 1303-05)

La Domenica delle Palme segna l’entrata nella Settimana Santa, in cui si rievocano la Passione, Morte e Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Non coincide però con la fine della Quaresima che, sottolinea Famiglia Cristiana, termina il Giovedì Santo, quando la Messa vespertina dà inizio al sacro Triduo Pasquale.

La ricorrenza, come riporta Il Giorno, commemora l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme, accompagnato da una folla festante. La quale stese a terra mantelli e fronde (Mt 21, 8) come si usava per i re, agitando rami di palma e acclamandoLo al grido di: «Osanna! Benedetto Colui che viene nel Nome del Signore!» (Gv 12, 13).

Il Vangelo di San Giovanni specifica che tale avvenimento occorse cinque giorni prima della Pasqua ebraica (Gv 12, 1, 12), che cade di sabato. Poiché però nell’uso ebraico un giorno è l’intervallo tra due tramonti, l’evento si colloca di domenica, esattamente una settimana prima della Risurrezione di Cristo.

La Domenica delle Palme tra origini e celebrazioni

L’episodio rimanda alla Festa delle Capanne, conosciuta anche come Sukkoth – una delle più importanti dell’Ebraismo. Essa ricorda i quarant’anni in cui gli Israeliti, dopo la liberazione dalla schiavitù egiziana, vagarono nel deserto vivendo in capanne (sukkoth, appunto) finché non raggiunsero la Terra Promessa. In quest’occasione, i devoti salgono in pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme agitando un mazzo composto da quattro specie di vegetali, tra cui la palma.

Questo è il motivo per cui la liturgia cattolica prevede lo svolgimento di una processione, durante la quale i fedeli agitano rami benedetti di palma o ulivo. Il corteo, partendo fuori dalla chiesa, vi giunge per la Santa Messa, contraddistinta dalla lunga lettura della Passione di Gesù. Il testo è tratto da uno dei Vangeli sinottici in base all’anno liturgico: in questo 2023, per esempio, tocca al racconto di San Matteo.

Buona Domenica delle Palme a tutti i nostri lettori!

Mirko Ciminiello è nato a Rimini nel 1985 e vive a Roma, dove si è laureato in Chimica (triennale) e Chimica Organica e Biomolecolare (specialistica) alla Sapienza, in Scienze della Comunicazione (triennale) e Scienze Cognitive della Comunicazione e dell'Azione (magistrale) a Roma Tre. Giornalista, attore per hobby, collabora con l'associazione Pro Vita e Famiglia ed è autore di 9 libri, di cui due in inglese.