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Alabama: firmata la legge che vieta l’aborto

Ieri in Alabama è stata votata una legge che proibisce l’aborto anche in caso di stupro o incesto, e ora i medici che porteranno avanti la pratica rischiano l’ergastolo.

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Ieri in Alabama è stata votata una legge che proibisce l’aborto anche in caso di stupro o incesto, e ora i medici che porteranno avanti la pratica rischiano l’ergastolo.

La legge approvata ieri in Alabama, che pone una stretta consistente alla libertà di aborto, è stata firmata poche ore fa dalla governatrice repubblicana Kay Ivey.

 “Ho firmato. La legge afferma con forza l’idea che ogni vita è preziosa ed e’ un regalo di Dio” twitta la governatrice.

Questo fa parte di una strategia più grande, portata avanti dai “Pro Life”, che ha come obiettivo ultimo il completo bando delle interruzioni di gravidanza: provocando le reazioni dei “Pro Choice“, i conservatori sperano di portare le cause che ne scaturiranno di fronte alla corte suprema, dove la maggioranza conservatrice rafforzata da Trump, si schiererà a favore delle loro proposte.

Al momento sono già 7 gli stati americani che hanno approvato provvedimenti restrittivi nei confronti dell’aborto, sostenendo una strategia che rischia di essere usata per aggirare anche altri fondamentali diritti.

Il testo in questione, approvato in Alabama, consente l’interruzione della gravidanza solo in caso di “serio pericolo” per l’incolumità della madre, vietando quindi anche i casi in cui si è verificato uno stupro o un incesto.

Le donne che trasgrediranno non verranno perseguite penalmente, tuttavia i medici che indurranno l’aborto rischieranno fino a 99 anni di prigione.

Gli attivisti “pro choice” infine, hanno già annunciato che faranno causa, assecondando la strategia dei promotori nella legge stessa.